
Il gusto del formaggio: dalla mozzarella al cacioricotta
Non ha bisogno di presentazioni lei: sua maestร la mozzarella di bufala, lโoro bianco della Piana del Sele. ร di certo il piรน noto e apprezzato prodotto della zona di Capaccio-Paestum in particolare e dintorni. Dalla pezzatura piรน grande e carica di latte, pronto a cedere al passaggio del coltello, a quella piรน piccola e tenace del bocconcino, รจ in ogni caso un trionfo del gusto da provare nei tanti e rinomati caseifici della zona.

Bufale alla tenuta vannulo
Ma se ci addentriamo nel territorio cilentano, possiamo scoprire anche una meno nota e celebrata parente: la mozzarella nella mortella. Viene prodotta a livello artigianale in particolare nellโarea del Basso Cilento, dalle zone dei fiumi Bussento e Mingardo ai massicci del Cervati e del Gelbison. Fatta col latte vaccino, ha una forma allungata e piatta, consistenza compatta e asciutta. La peculiaritร รจ il fragrante aroma di mirto (o โmortellaโ) dovuto al confezionamento delle mozzarelle nei rametti frondosi di questa pianta diffusa nel territorio.

A muzzarella ind’ร murtedda
Dai formaggi freschi, che in numerose varianti, รจ possibile gustare nei vari paesi di tutta lโarea del Parco Nazionale, a quelli stagionati. Il cacioricotta del Cilento รจ forse quello dalle connotazioni piรน tipiche, riconosciuto peraltro quale Presidio Slow Food. Ottenuto con il latte di capra, allevata nei pascoli di macchia mediterranea. Per cui lโaroma particolare del prodotto che, utilizzando entrambi i metodi di produzione, unisce le proprietร del cacio a quelle della ricotta e si puรฒ consumare oltre che stagionato, da grattugia, anche fresco.