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Morigerati

Morigerati, natura sospesa nel tempo

Minuscolo, romantico, unico: la sua storia è scritta tra i vicoli, i muretti, le strade, il fiume e l’antico castello. Morigerati, con la sua frazione Sicilì, tra le colline del Basso Cilento – Bandiera Arancione del Touring Club Italiano – custodisce memorie storiche, archeologia industriale, scenari naturalistici e sapori tipici. Siamo in un piccolo paese di quasi 600 abitanti da visitare con calma, passeggiando lungo le strette vie, tra il centro storico ben conservato e l’oasi naturalistica. Ma non solo. È un luogo sospeso nel tempo, ancorato alla sua storia, con il suo palazzo baronale, le sue chiese e il museo della civiltà contadina.

A passo lento nel borgo

borgo di morigerati

Il piccolo borgo di Morigerati, nell’entroterra del Golfo di Policastro, offre un caratteristico centro storico, in cui stradine acciottolate si alternano a cortili impreziositi da splendidi portali. È preferibile rallentare il passo per soffermarsi ad osservare con occhi incuriositi le viuzze strette e i balconi fioriti. Un piccolo slargo racchiuso fra alcune case viene a comporre una piazzetta dedicata a San Rocco. Sembra quasi che si nasconda, per poi apparire a sorpresa all’interno di quel dedalo di vicoli che sorprendono per l’invidiabile quiete che li circonda. Ad arricchire il panorama del borgo è il Palazzo Baronale, la cui storia si perde nel tempo. A farlo costruire furono i Di Stefano nel XV secolo. Il Castello, nei secoli successivi, ospitò i signori che si succedettero al governo del paese; gli eredi di questa famiglia ancora oggi abitano nel trecentesco palazzo. Alcuni di questi appartamenti conservano ancora gli arredi originali e sono dei veri e propri musei.

Suggestiva e ricca di fascino è la Chiesa di San Demetrio Martire, originariamente costruita dai monaci greco-orientali e riedificata nel XIV secolo, che ha subito una radicale trasformazione tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Si compone di delicatissimi stucchi a merletto che ornano la volta della navata ed un grandioso angelo in stucco di foggia vagamente liberty, su cui poggia il pulpito. Nella chiesa parrocchiale, eletta successivamente a santuario, è conservata la Sacra icona di San Demetrio, che si festeggia due volte all’anno. Davanti alla chiesa un’ampia terrazza panoramica permette di spaziare con lo sguardo verso la vicina frazione di Sicilì e osservare i paesi ai piedi dell’imponente Monte Bulgheria, da un lato, e il Monte di San Michele, dall’altro.

Il Museo Etnografico: la memoria artigiana

museo etnografico morigerati

All’interno di un pregevole edificio storico, recentemente ristrutturato, l’ex Convento di Sant’Anna, sorge il Museo Etnografico di Morigerati in via Granatelli, nato nel 1976 come Silvo-pastorale della civiltà contadina, ad opera delle sorelle Clorinda e Modestina Florenzano. Raccoglie utensili e manufatti connessi al lavoro artigianale e rurale. Negli anni Sessanta del secolo scorso, le due sorelle iniziarono la raccolta dei primi oggetti di uso comune, con una particolare attenzione agli utensili di lavoro ed ai manufatti tessili. Furono così salvati dall’incuria del tempo e dall’oblio storico, migliaia di oggetti, che oggi rendono il museo uno dei più ricchi del territorio.

Una collezione che conserva testimonianze e ricordi, immagini fotografiche, registrazioni sonore e video di attività artigiane e feste locali. Ospita una importante sezione dedicata alla cereria di Morigerati, che produceva in passato oggetti di devozione ed ex voto. Il Museo di Morigerati è lo specchio storico di una realtà in continuo mutamento in cui la didattica per le scuole, l’informazione e l’accoglienza dei visitatori rappresentano gli obiettivi fondamentali. Dal 1994 è diventato proprietà del Comune di Morigerati e nel 2008 è stato riconosciuto museo di interesse regionale dalla Regione Campania.

Per info: 0974.982016

Natura regnante, l’Oasi Grotte del Bussento

oasi-wwf-morigerati

Fiore all’occhiello del territorio comunale di Morigerati è l’Oasi WWF Grotte del Bussento, una riserva naturale di 607 ettari, inframmezzati dallo spettacolare percorso guidato nelle grotte. Creata nel 1995 come progetto di salvaguardia del territorio, tutela della biodiversità, mantenimento del paesaggio e dei valori naturali, è caratterizzata per la presenza al suo interno delle grotte in cui è possibile ammirare le risorgenze del fiume Bussento.

Si raggiunge dopo una passeggiata lungo un’antica mulattiera. Colpisce immediatamente la particolare caratteristica del paesaggio: la vegetazione che arriva a lambire le acque del fiume e l’acqua sorgiva che sgorga quasi ovunque. Sul fondo della gola, l’ambiente è ricco di muschi, felci, salici e ontani. Nel vallone del fiume invece spicca un’estesa lecceta. Il fiume ospita una ricca fauna, tra cui il Gambero di Fiume e la Trota Fario. Si possono osservare anche numerose specie di anfibi e rettili. Nelle zone dove l’acqua scorre molto veloce si può osservare il Merlo Acquaiolo, mentre in acque più lente il Martin Pescatore.

La vegetazione è un prezioso mosaico di specie e ambienti differenti che si intrecciano in armonia con l’andamento del fiume. Suggestiva la stazione di muschio, la più importante dell’Italia meridionale, spettacolari nelle loro forme e colori le orchidee spontanee. Scorcio particolarmente romantico è dato dal vecchio mulino a molitura a ruota orizzontale, sistema introdotto dai monaci italo-greci, dalla cui apertura fuoriesce un possente getto d’acqua.

È tappa d’obbligo visitare l’antica ferriera, a pochi chilometri dal centro abitato, considerata uno degli esempi più interessanti di archeologia industriale del territorio cilentano. È stata realizzata attorno alla metà dell’Ottocento e utilizzata per lavorare e trasformare il ferro. Un tesoro, disposto su due corpi di fabbrica, tornato alla luce solo qualche anno fa.

Sicilì, un borgo in miniatura

sicili

La frazione di Sicilì è un altro piccolo mondo che si apre in un paesaggio prezioso. Il minuscolo centro abitato, che vanta produzioni d’eccellenza, dall’olio d’oliva ai fichi bianchi, si sviluppa lungo il versante del Monte Mamino. Il borgo presenta una zona centrale, la più antica, in cui è ubicata la Chiesa della Santissima Annunziata e diverse ramificazioni lungo le quali sono sorte le aree più moderne tra suggestivi archi e vicoletti. Sulla piazza, soprattutto in estate, si svolge tutta la vita sociale del paese, con manifestazioni e concerti musicali che l’hanno resa famosa in tutto il Cilento tra cui il Festival delle Bande, da oltre vent’anni un appuntamento fisso ad agosto.

Per Info:

Comune di Morigerati – Tel. 0974 982016

Cosa fare e vedere a Morigerati

Oasi WWF
La Ferriera
Grotte del Bussento
Frazione di Sicilì
Museo Etnografico
Palazzo Baronale

Principali eventi a Morigerati

“Museo in Festa” (agosto)
Festival delle Bande a Sicilì (agosto)

Dove si trova Morigerati

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Giornalista dal 2010, vivo nel cuore verde del Cilento. Direttore del “Giornale del Cilento”, collaboro con il quotidiano “La Città di Salerno”, il settimanale “Cucina a Sud” e “Le Guide di Repubblica”. Curo la comunicazione sui social media di due aziende legate al mondo del mare e della sua trasformazione.

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