
Parco Archeologico Elea Velia
Nel Parco Archeologico sulle orme di Parmenide
Qui Parmenide, il filosofo dell’Essere, unico e indivisibile, nacque e maturò il suo pensiero. E insieme al suo principale allievo, Zenone, il filosofo dei paradossi sull’impossibilità del moto, diede vita a una scuola filosofica che fece di questa antica città della Magna Grecia un punto di riferimento culturale oltre che un centro di traffico marittimo fiorente per diversi secoli nell’antichità. Siamo ad Elea, divenuta Velia in età romana, fondata a metà del VI sec. a.C. dagli esuli del centro greco di Focea, in Asia Minore.
Gli scavi sono dominati dalla medievale Torre Angioina (XI-XII sec.) che svetta sul promontorio di Castellammare della Bruca, su cui si trovava l’acropoli della città antica, ma il vero gioiello archeologico del sito iscritto nel Patrimonio dell’Umanità Unesco, è la cosiddetta Porta Rosa. La costruzione, varco di collegamento con la parte settentrionale della città, esemplare testimonianza (databile alla seconda metà del IV sec. a.C.) dell’uso dell’arco nel mondo greco antico.
La visita del Parco Archeologico parte dalla zona bassa, dove sono visibili i resti delle mura del IV sec. a.C. e gli isolati di età romana in cui si notano il Criptoportico di età augustea (inizio I sec. d.C.) e le Terme Adrianee (II sec. d.C.). Nelle due chiesette sull’acropoli, la Cappella Palatina e la Chiesa di Santa Maria, sono allestiti due antiquaria che con i reperti esposti (epigrafi, sculture, oggetti fittili e metallici) danno testimonianza del sito dall’età classica a quella ellenistica e romana. Info: 0974 972396
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